Non sorprende che, se non dormi bene, non ti senti bene. Potresti ritrovarti con poca energia, un umore irritabile e persino un appetito vorace. Ma un nuovo studio ha anche scoperto che dormire male può farti invecchiare, o far aumentare la percezione di quanto ti senti vecchio, senso percepito che, come hanno dimostrato recenti studi, è in realtà strettamente collegato alla longevità.
Dei recenti studi effettuati per studiare il legame tra sonno e longevità, è stato dimostrato che la maggior parte delle persone si sente più vecchia quando non dorme a sufficienza.
Nello specifico, uno degli studi ha rilevato che per ogni giorno del mese in cui i partecipanti dormivano male, si sentivano più vecchi di circa un quarto d'anno.
L'invecchiamento percepito era ancora più pronunciato per coloro che facevano parte del gruppo sperimentale: due notti di restrizione del sonno, circa quattro ore, facevano sentire le persone in media circa 4,5 anni più vecchie rispetto a quando restavano a letto per nove ore.
Sentirsi molto svegli rispetto a sentirsi molto assonnati è stato associato a una sensazione di età pari a circa 10 anni, mentre ai partecipanti con un cronotipo mattutino è andata peggio.
Il dato preoccupante è che la maggior parte di noi potrebbe aver bisogno di aiuto per migliorare le proprie condizioni di sonno. Uno studio del 2024 ha scoperto che solo il 15% di un gruppo di quasi 70.000 adulti dormiva le sette-nove ore raccomandate almeno cinque notti a settimana. Anche tra coloro che rispettano questa raccomandazione, fenomeni come svegliarsi nel cuore della notte o rigirarsi nel letto sono risultati molto comuni.
Dormire bene e abbastanza è più facile a dirsi che a farsi. Non solo il sonno cambia durante le diverse fasi della vita, come ad esempio per i neo-genitori e per chi entra in perimenopausa, ma può anche cambiare ogni notte. E anche poche notti di sonno non ottimale possono farti sentire, e probabilmente comportarti, più vecchio.
È quindi di fondamentale importanza cercare di curare e migliorare l'igiene del proprio sonno, ad esempio non guardando schermi prima di andare a letto, attenersi a un programma sonno-veglia coerente, rinfrescare la stanza, cercare di andare a dormire quando si è molto stanchi e assonnati. A tal proposito, infatti, qualsiasi cosa tu faccia per sforzarti di prendere sonno, non farà altro che mettere in luce il fatto che non stai dormendo e ti metterà ancora più pressione per riuscire ad addormentarti. Invece di contare le pecore quando ti ritrovi a rigirarti e rigirarti nel letto, prova a fare qualcosa che ti rilassi e ti diverta: leggi un libro, fai stretching, ascolta della musica a volume non alto; insomma, qualsiasi cosa tu faccia, falla in modo che ti rilassi. Tutto ciò ti darà meno stimoli rispetto a ciò che facevi prima, ovvero sforzarti di dormire.
Un'attività a bassa stimolazione è esattamente ciò di cui hai bisogno per resettare la tua mentalità assonnata. Più ti rilassi, maggiori saranno possibilità di eliminare l'ansia del sonno e ciò ti aiuterà ad addormentarti prima e dormire meglio.
BeLONGEVITY nasce per aiutare concretamente tutti a conoscere ed applicare queste straordinarie informazioni della scienza.
Chu C et Al. Total Sleep Deprivation Increases Brain Age Prediction Reversibly in Multisite Samples of Young Healthy Adults. J Neurosci, 2023, DOI: 10.1523/JNEUROSCI.0790-22.2023
Del Pozo Cruz B et Al Association of Daily Step Count and Intensity With Incident Dementia in 78 430 Adults Living in the UK. JAMA Neurol, 2022, DOI: 10.1001/jamaneurol.2022.2672
Scott H et Al. Are we getting enough sleep? Frequent irregular sleep found in an analysis of over 11 million nights of objective in-home sleep data. Sleep Health, 2024, DOI: 10.1016/j.sleh.2023.10.016
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