Un recente studio ha gettato luce sulla senescenza cellulare, un processo centrale nell'invecchiamento, e sul ruolo potenzialmente rivoluzionario delle epigallocatechine gallato del tè verde nel contrastarlo. La ricerca ha sottolineato che i tessuti adiposi e intestinali sono particolarmente suscettibili alla senescenza cellulare, caratterizzata da danni al DNA e dall'attivazione di regolatori collegati a tale fenomeno. Con il passare degli anni, si osservano alterazioni nei mediatori della segnalazione dei nutrienti e una riduzione dell'autofagia, un processo di riciclaggio cellulare fondamentale.
Tuttavia, l'assunzione costante di Epigallocatechine gallato (EGCG) si è dimostrata incredibilmente promettente in termini di effetti anti invecchiamento. Questo composto fenolico, presente nel tè verde, ha ridotto il danno al DNA, regolato il ciclo cellulare e migliorato l'autofagia, contribuendo così a mantenere le cellule più giovani. Inoltre, ha attenuato le condizioni infiammatorie legate alla senilità, favorendo un sistema immunitario più robusto.
Un dato significativo è emerso anche dal punto di vista intestinale: l'EGCG ha sostenuto la diversità della flora batterica dell’intestino, riducendo la presenza dei microrganismi patogeni legati alla senilità. Nell’insieme i risultati sono promettenti e suggeriscono che il consumo regolare di EGCG potrebbe diventare un'importante strategia per contrastare la vecchiaia e favorire la ricerca di nuovi approcci per il miglioramento della longevità, contribuendo a preservare la vitalità delle cellule e il benessere generale a lungo termine.
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Sharma R et al. Long-term consumption of green tea EGCG enhances murine health span by mitigating multiple aspects of cellular senescence in mitotic and post-mitotic tissues, gut dysbiosis, and immunosenescence. The Journal of Nutritional Biochemistry, 2022, DOI: 10.1016/j.jnutbio.2022.109068
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