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TECNOLOGIA E LONGEVITÀ MENTALE: UN’ALLEATA SORPRENDENTE CONTRO LA DEMENZA

In un’epoca in cui la tecnologia è spesso vista come nemica della concentrazione e della memoria, sta emergendo una nuova prospettiva: rimanere attivi digitalmente anche in età avanzata potrebbe contribuire alla protezione della salute mentale e cognitiva, riducendo il rischio di demenza.

Un ampio studio condotto da un team di ricercatori del Texas ha analizzato i dati di oltre 411.000 persone sopra i 50 anni, raccolti da 57 studi precedenti, per esplorare il legame tra l’uso della tecnologia e il declino cognitivo. I risultati sono sorprendenti: l’utilizzo regolare della tecnologia è stato associato a una riduzione del rischio di deterioramento cognitivo fino al 58%, con tassi di declino più lenti tra il 26% e il 34% negli anni.

Come è possibile? Il cervello, come un muscolo, beneficia di stimoli e sfide. Imparare a usare nuovi dispositivi, esplorare app, gestire calendari digitali o comunicare tramite videochiamate può rappresentare un vero e proprio "allenamento mentale". E quando si parla di longevità, la stimolazione cognitiva è un elemento chiave del nostro pilastro Mentalness.

Un supporto, non una minaccia

Spesso nel mondo odierno si tende a demonizzare la tecnologia: si parla di “marciume cerebrale” o “fuga di cervelli”. Tuttavia, i dati raccontano una storia diversa. Anche tenendo conto di fattori come livello d’istruzione, lavoro e stato socioeconomico, il legame tra uso della tecnologia e salute mentale rimane evidente.

La tecnologia può agire come una “scaffolding cognitiva”, una sorta di impalcatura di supporto: promemoria per i farmaci, gestione degli appuntamenti, strumenti per mantenersi organizzati e autonomi più a lungo. E non solo. Può favorire la connessione sociale, riducendo la solitudine – un noto fattore di rischio per la demenza – grazie a social network, app di messaggistica e videochiamate con amici e familiari.

Rimanere attivi digitalmente anche in età avanzata potrebbe contribuire alla protezione della salute mentale e cognitiva, riducendo il rischio di demenza.
Tecnologia e longevità mentale: un’alleata sorprendente contro la demenza

Una nuova forma di prevenzione

Il messaggio è chiaro: mantenere una buona confidenza con la tecnologia può diventare una nuova frontiera della prevenzione cognitiva. Non si tratta di diventare esperti informatici, ma di usare in modo attivo strumenti digitali che stimolano la mente e ci tengono connessi.

Aiutare i nostri cari più anziani a familiarizzare con le tecnologie – anche solo con un'app di foto, un calendario digitale o una semplice chat – può essere un gesto semplice ma potentissimo per la loro salute cerebrale.

 

Nel nostro percorso verso la longevità, la cura della mente è tanto importante quanto quella del corpo. Allenare la mente significa anche accogliere con curiosità gli strumenti moderni, imparare qualcosa di nuovo ogni giorno, restare aperti e connessi. È questo lo spirito del pilastro Mentalness BeLONGEVITY: un approccio consapevole, positivo e flessibile per vivere a lungo, e bene.

Non è mai troppo tardi per imparare qualcosa di nuovo!

BeLONGEVITY nasce per aiutare concretamente tutti a conoscere ed applicare queste straordinarie informazioni della scienza.

  • Benge JF et Al. A meta-analysis of technology use and cognitive aging. Nat Hum Behav, 2025, DOI: 10.1038/s41562-025-02159-9


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