ANCHE SOLO UNA NOTTE DI SONNO PERSA PEGGIORA IL SISTEMA IMMUNITARIO
- BeLongevity Team
- 6 giorni fa
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Aggiornamento: 3 giorni fa
Nel mondo moderno il sonno è spesso il primo sacrificato. Siamo abituati a pensare che dormire meno significhi guadagnare tempo, essere più produttivi, "tenere il ritmo". Ma la scienza ci avverte: anche una sola notte di sonno persa può alterare profondamente il sistema immunitario, dando il via a meccanismi infiammatori che, se trascurati, accorciano il tempo della nostra salute e della nostra longevità.
Nel pilastro Regeneration BeLONGEVITY, il sonno è uno degli elementi fondamentali: è la base di ogni processo di ripristino cellulare, equilibrio ormonale, risposta immunitaria e lucidità mentale. Dormire bene non è un’opzione: è una condizione essenziale per rigenerarsi e vivere a lungo in salute.
Il sonno e l’infiammazione: una connessione invisibile, ma potente
È ormai chiaro che un sonno di scarsa qualità è associato a condizioni croniche come il diabete di tipo 2, le malattie cardiovascolari e l’obesità. Ma c’è un meccanismo più profondo, meno visibile, che riguarda il nostro sistema immunitario e che rende il sonno ancora più cruciale: l’infiammazione sistemica.
In particolare, uno studio recente ha analizzato la connessione tra qualità del sonno e monociti, cellule immunitarie chiave. In condizioni di sonno disturbato o carente, i ricercatori hanno osservato un aumento dei monociti non classici (NCM) – cellule che attivano risposte infiammatorie e contribuiscono allo sviluppo di infiammazione cronica di basso grado.
Il risultato? Una sola notte in bianco altera le difese immunitarie
Lo studio ha coinvolto 276 adulti di età media 32 anni, suddivisi in base all’indice di massa corporea (normopeso, sovrappeso e obesi). I partecipanti sono stati monitorati per 7 giorni tramite un dispositivo indossabile che ha registrato la qualità e quantità del loro sonno. Sono poi stati analizzati i livelli di infiammazione e la distribuzione dei diversi tipi di monociti nel sangue.
I dati hanno rivelato che:
Le persone con obesità dormivano peggio e mostravano livelli più alti di infiammazione cronica.
In questi soggetti, era più alta anche la presenza dei monociti NCM, associati a uno stato infiammatorio latente.
Ma la parte più sorprendente riguarda 5 partecipanti normopeso che hanno sperimentato 24 ore di privazione del sonno: anche in loro, i livelli di NCM sono aumentati drasticamente, imitando lo stato infiammatorio tipico dell’obesità.

La rigenerazione comincia (e finisce) con il sonno
Questo studio dimostra che dormire poco compromette la capacità dell’organismo di rigenerarsi, anche se seguiamo una dieta sana o facciamo attività fisica. È come premere sull’acceleratore della vita, ma con il serbatoio vuoto.
Il sonno è il nostro laboratorio biologico quotidiano: è durante il riposo notturno che il corpo ripara i tessuti, regola gli ormoni, elimina tossine cerebrali, ribilancia il sistema immunitario.
Saltare il sonno significa sabotare tutti questi processi.
Rigenerarsi è una scelta consapevole
Nel progetto BeLONGEVITY, crediamo che la longevità non si ottenga solo con buone abitudini, ma con abitudini davvero rigenerative. Questo significa rispettare il proprio bisogno di sonno, proteggerlo, dargli priorità.
Questo studio ci ricorda che:
Il sonno è un alleato del nostro sistema immunitario.
La rigenerazione non avviene solo nei centri benessere, ma ogni notte, nel nostro letto.
Anche una singola notte può fare la differenza tra infiammazione e riequilibrio.
BeLONGEVITY è rigenerazione vera
Nel pilastro Regeneration di BeLONGEVITY, promuoviamo un approccio integrato alla salute: dormire meglio per vivere meglio e più a lungo. Perché la rigenerazione è il cuore silenzioso della longevità. E comincia, ogni sera, nel momento in cui spegniamo la luce.
BeLONGEVITY nasce per aiutare concretamente tutti a conoscere ed applicare queste straordinarie informazioni della scienza.
Al-Rashed F et al. Impact of sleep deprivation on monocyte subclasses and function. The Journal of Immunology. 214 (3): 573–574, 2025. DOI: 10.1093/jimmun/vkaf044

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