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AVERE FIGLI MANTIENE IL CERVELLO GIOVANE: LA SCIENZA LO CONFERMA

BeLongevity Team

L'idea che avere figli possa contribuire a mantenere il cervello giovane e attivo trova oggi un supporto scientifico. Un recente studio condotto su oltre 37.000 adulti suggerisce che la genitorialità potrebbe aiutare a preservare la connettività cerebrale con il passare degli anni, contrastando il declino tipico dell’invecchiamento.

 

Il cervello dei genitori invecchia diversamente

Con l’invecchiamento, il cervello tende a perdere connettività funzionale in alcune reti neuronali, come quella somato/motoria, mentre ne guadagna in altre, come i sistemi cortico-sottocorticali. Tuttavia, nei genitori tra i 40 e i 69 anni, si sono osservati modelli opposti: le aree cerebrali che di solito perdono connessioni con l’età presentavano, invece, una connettività più robusta.

Questi risultati suggeriscono che, nonostante le sfide e lo stress legati alla genitorialità, avere figli potrebbe offrire una stimolazione cognitiva continua, grazie a un ambiente ricco di interazioni sociali e attività fisiche.

Non solo per i genitori biologici

Un aspetto interessante dello studio è che gli effetti positivi sulla connettività cerebrale potrebbero estendersi anche a chiunque si prenda cura attivamente di bambini, come nonni, educatori e caregiver. Questo rafforza l’ipotesi che l’interazione costante con i più piccoli possa rappresentare una vera e propria palestra per il cervello.

Un recente studio suggerisce che la genitorialità potrebbe aiutare a preservare la connettività cerebrale con il passare degli anni
Avere figli mantiene il cervello giovane: la scienza lo conferma

L’evoluzione del cervello con la genitorialità

Gli effetti della genitorialità sul cervello sono ancora in fase di studio, ma ricerche precedenti hanno già dimostrato profondi cambiamenti durante la gravidanza e nei primi anni di vita del bambino. Le scansioni MRI hanno evidenziato modificazioni nell’architettura cerebrale delle madri in aree legate alla contemplazione e al sogno ad occhi aperti, mentre nei padri per la prima volta si è riscontrata una riduzione del volume corticale in regioni associate all’accettazione e al calore genitoriale, segno di una riorganizzazione delle priorità cognitive.

Nuove prospettive per il benessere cerebrale

Questo studio apre nuove prospettive sulla relazione tra esperienza genitoriale e longevità cerebrale. La stimolazione mentale derivata dalla cura dei figli potrebbe essere un fattore chiave nella preservazione delle funzioni cognitive nel tempo. Tuttavia, gli autori dello studio sottolineano la necessità di ulteriori ricerche su campioni più ampi e diversificati per comprendere a fondo questi meccanismi.

Se i risultati verranno confermati, potremmo avere una nuova strategia per mantenere la mente giovane: non solo attraverso allenamenti cognitivi e stili di vita sani, ma anche coltivando relazioni di cura e supporto all'infanzia.

E chissà, forse il segreto di una mente brillante a ogni età sta proprio nell’energia e nella curiosità dei più piccoli.

BeLONGEVITY nasce per aiutare concretamente tutti a conoscere ed applicare queste straordinarie informazioni della scienza.

 
  • ER Orchard et Al. Protective role of parenthood on age-related brain function in mid- to late-life. Proc. Natl. Acad. Sci. 2025, DOI: 10.1073/pnas.2411245122


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