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ESERCIZIO FISICO: OGNI GIORNO ALLA STESSA ORA OPPURE NO?

I modelli quotidiani dell’ambiente ritmico, tra cui luce e buio, fluttuazioni di temperatura e disponibilità di cibo, hanno un profondo impatto sulla fisiologia e sul comportamento degli organismi viventi. Per anticipare e far fronte alle mutevoli esigenze tra il giorno e la notte, il corpo umano ha sviluppato un meccanismo di temporizzazione intrinseco alle cellule interne, l’orologio circadiano, il quale coordina e regola temporalmente gli orologi periferici in tutti i principali organi.

Sebbene abbiamo un orologio biologico centrale nel cervello, abbiamo anche altri orologi biologici più localizzati e la loro sincronizzazione è di fondamentale importanza per il mantenimento della salute.

 

Recenti ricerche hanno infatti dimostrato come orologi non sincronizzati nei tessuti periferici del corpo possono aumentare il rischio di problemi come il diabete, le malattie cardiovascolari e altre patologie.

Questi nostri orologi interni consentono una certa flessibilità, adattandosi quando le circostanze lo richiedono, ma svolgere con regolarità le nostre attività quotidiane nello stesso range orario può apportare molti benefici alla salute di corpo e mente.

Se il ripristino di tutti gli orologi interni avviene ogni giorno alla stessa ora, questi possono rimanere meglio sincronizzati con l’orologio centrale.

Questa regola vale anche per l’allenamento: secondo una recente ricerca, infatti, un ritmo di esercizio regolare potrebbe essere di fondamentale importanza per la salute, in quanto sembrerebbe avere la capacità di ripristinare gli orologi biologici locali delle articolazioni e della colonna vertebrale.

I ricercatori hanno utilizzato una tecnica di reporting genetico per monitorare gli orologi nella cartilagine delle articolazioni, nei dischi intervertebrali della colonna vertebrale e nel cervello di topolini da laboratorio, mentre si esercitavano sui tapis roulant in momenti diversi della giornata.


Effettuare esercizio fisico ogni giorno alla stessa ora può contribuire a reimpostare e migliorare gli orologi interni del nostro corpo
Esercizio fisico: ogni giorno alla stessa ora oppure no?

Anche se lo studio riguardava i topi, gli scienziati suggeriscono che esiste un'alta probabilità che la cartilagine umana e i dischi intervertebrali - che hanno proprietà fisiologiche molto simili - rispondano in modo comparabile.

Il sistema scheletrico, in particolare la cartilagine articolare nelle articolazioni e il tessuto cartilagineo nel disco intervertebrale della colonna vertebrale, è molto sollecitato e subisce un ciclo di carico diurno associato a modelli giornalieri di riposo e attività. Negli esseri umani questi tessuti subiscono un periodo prolungato di compressione durante la fase di attività, seguito da un periodo di recupero a basso carico durante la fase di riposo, mostrando profonde fluttuazioni nel loro ambiente osmotico. Questi modelli di carico portano a cambiamenti diurni nella deformazione compressiva dei tessuti, con conseguenti cambiamenti nell’ambiente osmotico delle cellule.

Se gli orologi circadiani intrinseci di queste parti del corpo non vengono rispettati e diventano smorzati e fuori fase, possono determinare uno squilibrio dei processi anabolici e catabolici che successivamente porta ad un invecchiamento accelerato dei tessuti e alla degenerazione.

La salute delle ossa e delle articolazioni ha un impatto su tutto, dal livello delle nostre prestazioni sportive alla probabilità di infortunarci o di sviluppare patologie come l'artrite: il rischio di lesioni può aumentare, ad esempio, negli atleti che viaggiano attraverso fusi orari.

Gli schemi diurni possono essere alterati a causa di uno stile di vita sedentario, dall'obesità o da tipologie di lavoro a turni a rotazione, contribuendo al rischio di sviluppare malattie come l'osteoartrite o la degenerazione dei dischi intervertebrali.

Quindi, avere uno stile di vita sano e regolarizzare temporalmente l’attività fisica quotidiana sono importanti fattori che possono contribuire a reimpostare e migliorare i collegamenti temporali tra gli orologi del corpo.

BeLONGEVITY nasce per aiutare concretamente tutti a conoscere ed applicare queste straordinarie informazioni della scienza.

 
  • Dudek M et Al. Mechanical loading and hyperosmolarity as a daily resetting cue for skeletal circadian clocks. Nat Commun, 2023, DOI: 10.1038/s41467-023-42056-1

  • Marino GM et Al. Peripheral clock disruption and metabolic disease: moving beyond the anatomy to a functional approach. Front. Endocrinol. 2023, DOI: 10.3389/fendo.2023.1182506


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